“L’Umanità è donna”

L’altro ieri ho chiesto al mio maestro di giornalismo, don Piergiorgio Terenzi, se dal suo rifugio montanaro in quel di Montefiore Conca mi poteva mandare qualcosa di intelligente in vista dell’otto marzo (della serie: “per favore, non le solite mimose”).


Qualche lettore conosce già questo amico prete: in “Romagna e dintorni” di Cristella.it è titolare della rubrica “Lettera 22″ e di lui scrivo anche in “About me”.


Insomma, per farla corta: PGT non se l’è fatto ripetere e questa mattina mi ha fatto avere un fax di quattro pagine scritte con l’immancabile Olivetti Lettera 22. Ora, mi ci vorrà un po’ di tempo per ricopiare il tutto in un file di word e per inserirlo nella pagina giusta del sito.

Per il momento trascrivo solo qualche brano: le parole che, come donna, mi gratificano alquanto.

Non sono favorevole alla parità di ruoli. – premette il don – Ma alla parità di importanza e soprattutto di dignità.”

L’Umanità è donna. E lo è pure la Chiesa.

Posta una presenza di Dio – opinione che non tutti hanno – ne consegue che l’uomo (globalmente inteso) nel rapporto con questo Dio svolge un ruolo prevalentemente femminile: da questo Dio è fecondato e a Lui è sottomesso (pur mantenendo la sua libertà). In Lui trova la sua completezza e il suo equilibrio.

Nel simbolico collettivo così la donna ha la precedenza sull’uomo. La classica “volontà di potenza” fa di tutto per nascondere tale dato originale. Potremo lanciare lo slogan – non lontano dal vero, che “noi tutti siamo donne”.


Già queste poche righe mi bastano.

Di mio, ripropongo “Volevo un mazzolino di violette”, per una celebrazione che sia tutto l’anno.

Volevo un mazzolino di violette


Un’orchidea? Troppo sofisticata.

Un mazzo di rose? Pieno di spine.

Un grappolo di mimosa?

Pianta delicata: non regge il gelo dell’inverno.

Allora?

Ma sì, semplicemente… un mazzolino di violette.

Spontanee e resistenti,

coperte nel sottobosco,

ogni primavera rispuntano caparbie

da sotto le foglie cuoriformi…

Non temono gelo e incuria,

vengono calpestate e ignorate.

Messe in un bicchiere (temono il cristallo…)

profumano la casa.


Violette sono le donne normali.

Mamme, sorelle, fidanzate, mogli, figlie…

Noi.

3 pensieri su ““L’Umanità è donna”

  1. mcm Autore articolo

    Princy: dopo ci vorrà una bella dieta, perché ce ne sarebbe davvero tanta, di materia … da magnà…

  2. Danda

    Che bello! Mi piace pensarmi un fiore del bosco… però mi piace anche rifugiarmi spesso all’ombra della mia quercia preferita… il mio uomo! 😉

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