Bàgia – occasione favorevole, affare, fortuna.
L’è na bàgia (è una baggia).
E anche in senso ironico, quando si viene imbrogliati, turlupinati: os-cia ac bàgia! (Osta, che baggia!).
Ta l’è vluda la bàgia! (L’hai voluta, la baggia!).
E’ prim e’ god la bàgia (il primo gode la baggia): chi è primo, chi giunge primo la fa da padrone, ha vantaggi.
Ma si dice anche l’utme e’ god la bàgia (l’ultimo gode la baggia)… se i primi son discreti..
In lingua c’è bazza: colpo fortunato, vantaggio, buona fortuna.
Si racconta di un postino riminese il cui terrore di dover soffrire molto, prima di morire, gli faceva beatamente sospirare – giunto il fatal momento – un ‘colpetto’ fulminante. Sicché un giorno, nel corso del suo normale giro di distribuzione, imbattutosi in un capannello di gente e saputo che un forestiero era rimasto stecchito per un colpo apoplettico, scoppiò a dire: Al savéva mé! S’u j è na bagia la tòca sempre m’un furistìr! (Lo sapevo, io! Se c’è una baggia tocca sempre a un forestiero!).
(testo tratto da Gianni Quondamatteo, Dizionario Romagnolo Ragionato)
questa era davvero intraducibile.
Troppo forte!!!!Questo è anche il mio dialetto ….Grazie ciao Cristella
c’è qualche attinenza con la “baggianata”?
Paola: mi fa piacere che apprezzi! so già di avere tra gli estimatori un tal Gennarino… lo conosci?
Richy: per le baggianate, mi informerò… Il Quondamatteo non ne fa cenno. Bisognerebbe chiedere alla tuttologa dei blogger, Placida Signora…