Fonte Sacramora: dopo una breve illusione, l’acqua manca di nuovo. Ma la vera latitante è l’informazione al cittadino.
“Ormai nessuno, a Viserba, ci sperava più: l’acqua della Sacramora è ritornata a zampillare”, avevo scritto sul Resto del Carlino all’inizio del mese. Per qualcuno si era trattato del “secondo miracolo di san Giuliano”, ricordando che in quel luogo nell’anno 957 si arenò l’Arca contenente il corpo del Martire, patrono di Rimini, ora custodita nell’omonima chiesa del Borgo. Ma forse era un’illusione, visto che il miracolo è durato solo un paio di settimane. L’ultimo atto della “telenovela Sacramora”, in onda da sabato scorso, è il ritorno alla scena desolante dei rubinetti asciutti. Non è dato sapere perché: come in precedenza, nessuno delle parti coinvolte (proprietà, pubbliche amministrazioni, Ausl, Hera) ha sentito il dovere di informare, anche con un semplice cartello, il “fruitore finale”: il cittadino. Qualcuno dice che questa seconda chiusura sia stata effettuata per dare modo alla proprietà di perfezionare i lavori all’impianto, per renderli sicuri al mille per mille. La buona volontà pare esserci, ma potrebbero passare mesi. I viserbesi, intanto, pregano per il “terzo miracolo di san Giuliano”…
Che enorme delusione!!! Finora eravamo riusciti a prendere solo una bottiglia d’acqua!
Speriamo che sia vero quanto si dice e non che sia stata chiusa a causa di qualcuno che potrebbe averla utilizzata in modo scorretto!
Se ci toccherà aspettare, aspetteremo, basta che non ci facciano aspettare altrettanti lunghi anni.
Rivogliamo la Sacramora!!!