Lasciamo stare questa mattina, che per un dito di neve caduta durante la notte la città è rimasta bloccata e per fare 4 km c’è voluto un’ora e un quarto… Ma il pericolo sulla Statale 16 è quotidiano.
La nuova rotatoria fra la via Emilia e l’Adriatica invece di snellire il traffico crea un ‘imbuto’ veramente pericoloso. Se va bene ora ci vuole un quarto d’ora di fila per un pezzo di strada che prima si faceva in due minuti. Con tutte le conseguenze che ne derivano. Oltre al tempo inutilmente perso, infatti, il pericolo più grave è che prima o poi succeda qualche incidente.
Viserba-Rimini passando dalla Statale 16: sono anni che faccio la stessa strada tra le 7.30 e le 8.30 del mattino. Quest’estate, con i lavori per la rotatoria con la via Emilia, ci sono stati molti rallentamenti del tutto comprensibili. Ma ora, a cantiere chiuso, ogni giorno riscontro un grave problema che sicuramente si ripercuote sulla viabilità cittadina, perché immagino che altri, come me, abbiano più volte provato percorsi alternativi andando così ad intasare ulteriormente le vie interne. Ma cosa succede in quel tratto di strada? All’altezza del cavalcavia della Scm (ma talvolta anche prima, già a Viserba) ci si trova di colpo la fila delle auto dirette verso Riccione ferme nella corsia di sorpasso. Siccome la corsia di destra è libera – e comunque nessun cartello o segnale orizzontale spiega cosa succede – molti ci si infilano ugualmente, salvo poi rientrare più avanti, nei pressi della rotonda, quando si rendono conto che quella direzione era solo per chi deve girare verso Bologna. Oltre… all’incazzatura per chi si era messo regolarmente in fila e si vede malamente ‘sorpassato’ da destra (prima o poi finirà in rissa), il problema reale è che esiste il pericolo di venire tamponati da chi, auto e Tir, magari a velocità sostenuta, arriva da dietro. Tanto più che col cavalcavia un po’ in curva la visibilità in quel tratto è molto limitata. Ma la rotonda non doveva servire a migliorare la viabilità?