17 maggio 1916
A Rimini, così come in tutta la Romagna e le Marche, si avverte una terribile scossa di terremoto, con pochi feriti ma danni gravissimi ai palazzi, alle case, alle fabbriche, alle chiese (anche l’Arco d’Augusto e il Teatro Vittorio Emanuele vengono danneggiati). Nuove scosse (e altri danni) in agosto e settembre.
Dal blog La campagna appena ieri
… “Fino ad arrivare al 17 maggio 1916, quando il territorio romagnolo subì la prima forte scossa tellurica di un movimento sismico che continuò con varia intensità fino a dicembre dello stesso anno e si manifestò anche il 16 giugno e con più violenza il 16 agosto.
Le città più danneggiate dalle varie riprese del sisma furono Rimini e Riccione: la prima ebbe 4 morti e una sessantina di feriti, la seconda 15 morti.
A Rimini dovettero essere demoliti più di 600 degli oltre 1000 edifici danneggiati e danni gravissimi subirono molte chiese e il Teatro V. Emanuele.
Il terremoto causò danni anche in diversi paesi delle Marche, sebbene di non grande entità e nel cesenate e nel forlivese fino a Sarsina.
A Santarcangelo e a Savignano la gran parte delle abitazioni subì danni e lesioni anche gravi e molti campanili rovinarono, come quello di Gatteo.
A causa della guerra, l’esercito non poté aiutare la popolazione , che venne soccorsa dal Genio Civile e grandi furono i disagi per i senzatetto, alcuni dei quali, a Rimini, trovarono rifugio perfino nei casotti degli stabilimenti balneari.”
Ecco una fotografia del 1916 della ciminiera della Corderia Dossi di Viserba, danneggiata dal terremoto (dall’Album dei Pompieri di Rimini).