C’era una volta, a Viserba… the voice, “la voce dell’estate”.
Vittorio Corcelli è un mio concittadino di ottantadue anni che, nonostante l’età, affronta la vita con spirito giovane e dinamico. Da sempre uomo di spettacolo, ha calcato palcoscenici di teatro, set cinematografici, diretto locali da ballo e cantato in tutto il mondo con la sua avvolgente voce “all’americana”. E’ stato attore in diversi film: “Rimini Rimini”, “Il mestiere delle armi”, “Il bambino sull’acqua” sono alcuni dei titoli più importanti. L’ultimo lavoro nel settore è un telefilm girato due mesi fa a Cervia, che andrà in onda su Sky.
Proprio questa sera, nell’ambito del decimo Festival Internazionale del Jazz tradizionale e Swing che si tiene in piazzale Fellini, a Rimini, Vittorio regalerà un cammeo insieme alla Ambassador Band, dove suona il figlio Luciano (tra l’altro, mio compagno di scuola, trentacinque anni fa).
Molti conoscono la voce di Vittorio, forse senza saperlo. Mi spiego: avete presente gli annunci che, due volte al giorno, vengono diffusi dagli altoparlanti delle nostre spiagge? “Benvenuti a tutti gli ospiti! Ecco a voi gli spettacoli di questa sera a Viserba, Viserbella, Torre Pedrera!”, seguiti dalla pubblicità e dagli immancabili “E’ stato smarrito un bambino di tre anni, indossa un costume giallo. Chi lo trovasse è pregato di accompagnarlo dal bagnino numero diciotto o di telefonare…”
Ecco, Vittorio è stato la voce del Fono Nord Ovest, che trasmetteva proprio da Viserba, per “appena” 35 anni.
“Sono stato la voce del turismo viserbese – ci ha detto con orgoglio due settimane fa, durante l’intervista registrata per l’associazione L’Ippocampo – Tutto rigorosamente in diretta. Con cambiamenti epocali, nell’arco di quasi quattro decenni!”
Cos’è cambiato, vi chiederete?
“Col passare del tempo sono diminuiti gli smarrimenti dei bambini e… sono aumentati quelli degli anziani!”
Vittorio è un uomo di gran cuore e grande classe!
Ho avuto il piacere di conoscere Vittorio tanti capelli fa e tanti chili fa, erano gli anni 65 e suonavo con suo fratello Gino, mi hanno insegnato molto, devo ringraziarli pubblicamente Ciao Vittorio probabilmente non ti ricorderai di me, sono passati molti anni, ma mi siete rimasti nel cuore ero il bassista di Gino all’Esquinade ecc.ecc.
Eddy, grazie per il tuo messaggio. Lo giro a Luciano, il figlio di Vittorio, che è su FB ed è un mio caro amico (tra l’altro, ex compagno di scuola). Inoltre, incontro spesso Vittorio che accompagna la moglie a fare la spesa al mercatino di Viserba. Riferirò i tuoi saluti.
Ciao!
Avevo 18 anni e nell’estate del ’73, una notte in un locale di Rimini dove lavoravo, un amico (Vittorio Corcelli noto cantante jazz dell’epoca e direttore del locale) molto incaxxato con me perché preferivo i Pink Floyd, Neil Young, i Beatles, i cantautori e i gruppi rock italiani (il Banco, gli Area, la PFM) al suo amato Frank Sinatra e ai suoi crooners, mi disse molto severamente di seguirlo, io pensai “Mò questo che vuole?”. Uscimmo dal locale ed entrammo in un club lì a fianco. Silenziosamente scendemmmo una rampa di scale ed entrammo in un camerino. Dopo pochi istanti uscí e qualche minuto dopo rientrò con un uomo dietro di lui e gli disse: “Ti ho portato un tuo fan che non capisce niente di musica”, l’uomo entrò sorridendo io rimasi come un ebete e timidamente allungai la mano, lui mi diede la sua e mi abbracciò, dicendomi: “Non dar retta a questo signore che canta cose noiose” e giù risate mentre io rimasi imbambolato e non riuscivo a capacitarmi di aver conosciuto un MITO. DEMETRIO STRATOS
Continuo ad essere riconoscente a Vittorio Corcelli, un “signore” che non dimenticherò mai.
Grazie, Giacomo! Trasmetto il tuo articolo al Figlio di Vittorio, il mio amico Luciano Corcelli.
Grazie, seguo con piacere il tuo blog.
Sono di Roma, ma avendo vissuto a Rimini nella stagione estiva (maggio/settembre) nei primi anni 70, sono rimasto molto legato alla vostra terra e ho nel cuore le varie persone che ho conosciuto all’epoca. Col tuo blog rivivo quei momenti per me bellissimi. Ciao, Giacomo