“Apertura dei bagni in gran soirée”: così sarebbe stata recensita, negli anni della belle époque viserbese, la serata che sabato, fra la curiosità dei passanti, ha vivacizzato i dintorni dell’hotel Lido, struttura storica sul lungomare risalente a più di cento anni fa. L’albergo, caso unico in zona, mantiene tuttora i caratteri originali nell’architettura e negli arredi. Ma i proprietari, Marinella Giorgetti e Cesare Lettoli, hanno voluto aggiungere la magia di una serata in stile, offrendo un ricevimento destinato a restare nella memoria dei viserbesi, con signore in abito da sera e uomini in giacca e cravatta. Chiuso in spiaggia col brindisi alle stelle fra i giochi pirotecnici del viserbese Antonio Scarpato, l’appuntamento ha seguito un programma ben definito curato dai membri dell’associazione Ippocampo Viserba, che da poco più di un anno sta raccogliendo con grande successo testimonianze, storie, immagini legate al territorio e alle persone che lo vivono. Momenti di approfondimento culturale e storico si sono così alternati all’ascolto della maestra Augusta Sammarini al pianoforte e del maestro Leonardo De Luigi al violino., mentre su grandi schermi scorrevano immagini d’epoca. Grande attenzione degli ospiti per l’anteprima della collezione Vigolo, risalente all’inizio del ‘900, donata all’associazione dal pronipote del primissimo “fotografo scattino” di Viserba. La serata è stata connotata da un carattere fortemente territoriale, con la presenza, fra gli altri, di rappresentanti delle diverse realtà viserbesi: cultura, imprenditoria, istituzioni e semplici cittadini che hanno a cuore il domani di Viserba senza dimenticarne il passato. Fra loro, anche il questore di Rimini Oreste Capocasa, viserbese a tutti gli effetti.
“Un evento che vorremmo diventasse appuntamento di inizio estate – spiega l’architetto Pierluigi Sammarini, presidente dell’associazione – Momento collettivo e introduttivo, rappresentativo delle esigenze di un territorio più ampio, durante il quale poter presentare la stagione che inizia e le aspettative degli operatori. Con la certezza ottimistica che ogni cittadino può collaborare al bene comune, sicuri che ‘non c’è futuro senza memoria’.”
L’associazione culturale Ippocampo Viserba è composta da professionisti, impiegati, giornalisti, pensionati, imprenditori di diverse età.
“Per le riunioni settimanali del giovedì sera ci vediamo in una sala della parrocchia di Viserba Mare messa a disposizione da don Aldo Fonti – spiega Sammarini – Chissà se riusciremo mai ad avere una sede? Intanto pubblichiamo il materiale raccolto sul sito www.ippocampoviserba.it, dov’è a disposizione di tutti.”