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Renato Piccioni: la saggezza di un poeta che compie gli anni per San Valentino

Renato Piccioni probabilmente ha scelto nel calendario il giorno del suo compleanno: un poeta che nasce il giorno di San Valentino, cosa volere di più? Domani Renato tocca gli 84, anche se sembra impossibile. La dinamicità e la gioia con cui affronta ogni giornata (sempre col sorriso e un “buongiorno!” per gli sconosciuti che incontra per strada) probabilmente sono la chiave per giungere a questa importante età in piena forma. Domani sera, alla Festa di San Valentino che si terrà al Centrogiovani di Santa Giustina (partecipazione gratuita, tutti gli amici sono invitati…) lui ci sarà e gli chiederò la ricetta, perché vorrei subito copiarla!

L’assessore Antonella Beltrami del Comune di Rimini ha consegnato a Renato Piccioni (primo a sn.) il diploma di Ufficiale al Merito della Repubblica

Per dare un’idea della sua saggezza, ecco il messaggio che ha inviato per il suo 84° San Valentino: Continua a leggere

“A tratta si tirano”: la poesia di Pagliarani e i ricordi di Cristella. “E invece ha senso pensare che s’appassisca il mare”

In qualche angolino della memoria di Cristella bambina c’è un’immagine che ha come sfondo la spiaggia senza ombrelloni di Gatteo a Mare. Ragazzi e uomini del paese (Nicio, Alvaro e gli altri vicini, che ora non ci sono più) facevano la pesca alla tratta. Il ricordo è piuttosto sfumato (sono passati più di quarant’anni!), ma affiorano bagliori d’argento (probabilmente i pesci guizzanti catturati), gambe secche e nude, voci ritmiche e odori forti…

la pesca alla tratta (foto di proprietà del Museo della piccola pesca e delle conchiglie di Viserbella

La pesca alla tratta non viene più praticata da tempo, è vietata. D’altronde, chi la farebbe, oggi? Diversi l’ambiente e la generosità del mare, diverse le persone.

Come patrimonio culturale e antropologico ogni anno la tratta viene rievocata a Cesenatico (registrata anche in questo servizio del TG3 Regionale).

A Viserbella ci si può documentare visitando il Museo della piccola pesca e delle conchiglie, gestito dall’Associazione E’ Scaion.

Ecco come viene spiegata la trata nel Dizionario Romagnolo Ragionato di Gianni Quondamatteo: Continua a leggere

Guido, Giustiniano e la strega Cristella

In effetti potrebbe avere ragione l’amico Kikko, che proprio ieri di là, su Face Book, ha scritto che Cristella è una “vera strega”.

I fatti: “cosa posso scrivere questa sera sul blog?”, si chiedeva la Regina qualche minuto fa.

“Potrei utilizzare qualche brano dell’intervista a Guido Lucchini che andrà sui giornali nei prossimi giorni”, si è risposta, pensando che così la “fatica” si sarebbe limitata ad un semplice copia-incolla.

E, appena aperto il blog, cosa trova? L’ultimo commento: un certo Glauco (benvenuto!) che apprezza il fatto di aver trovato in rete una zirudèla del poeta-ciabattino Giustiniano Villa.

Allora, perché Cristella sarebbe una strega? Ecco la risposta: un’anteprima dell’intervista fatta ieri al commediografo in dialetto di San Giuliano Mare (anzi, della Barafonda!). E’ tutto copyright di Cristella, deve ancora uscire sui giornali. Colleghi giornalisti, non copia-incollate, a’m arcmànd: ricordate che le streghe possono essere vendicative!

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La bomba di Viserba? Nel frigorifero di Cristella

Strano, il clima che si è vissuto da queste parti (Viserba, Viserbella, Rivabella e dintorni)  negli ultimi dieci giorni.

La prima notizia risale a giovedì della settimana scorsa: “E’ stato ritrovato un ordigno bellico in via Morri a Viserba durante i lavori per la realizzazione della nuova condotta a mare delle acque piovane. Ora la zona dovrà essere bonificata e sono state fissate per domenica 17 gennaio, a partire dalle 8 del mattino, le manovre di risanamento. Sarà necessariofare evacuare temporaneamente i residenti della zona, più precisamente nell’area compresa nel raggio di 800 metri dal luogo del ritrovamento. L’ordigno, che risale alla Seconda guerra mondiale, verrà rimosso e fatto brillare nella spiaggia davanti a via Polazzi.”

Subito, fra parenti, vicini, conoscenti o semplicemente fra chi si incontrava dal fornaio e al supermercato, è incominciato il gioco al “ma tu devi sfollare? – boh? non l’ho mica capito: sono venuti quelli della Protezione Civile fino alla casa di fronte e da me no – e con il nonno come facciamo?Continua a leggere

Il “ragazzo Elio”, da Viserba

Mio articolo pubblicato sul bisettimanale Il Ponte di oggi. L’intervista risale agli inizi di settembre, e ne avevo già fatto cenno in un precedente post.

Elio è uno dei maggiori lirici italiani. I ricordi e il romagnolo.

Pagliarani con la moglie Cetta (a ds, seduta accanto a lui) e l'amica di famiglia Maria

A Viserba può capitare di incontrare un signore dall’aspetto elegante a passeggio con la moglie, seduto al tavolino di un bar o sotto l’ombrellone con un libro in mano. Ma a chi verrebbe in mente che quell’uomo dai capelli bianchi sia uno dei più importanti poeti italiani, esponente di spicco della neo-avanguardia del Novecento? Riservato ma non scontroso, Elio Pagliarani, abituato a platee letterarie di prestigio, ogni anno torna per le vacanze estive nella natìa Viserba, che lasciò all’età di 18 anni per l’avventura milanese.
Trasferitosi a Roma nel 1960 (dove vive tuttora con la moglie Cetta Petrollo, scrittrice e giornalista, nonché direttrice della Biblioteca Vallicelliana), il poeta non ha mai reciso il cordone ombelicale che lo lega alla terra delle origini.
Sorride e si commuove, nel ricordare mamma Pasquina che, Continua a leggere