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Una tesi da sogno

Mattinata nelle aule universitarie di Rimini nelle vesti emozionate di Regina Madre.

La Principessa numero due ha discusso la sua tesi (che Cristella ormai sapeva a memoria) di fronte ad un gruppo di docenti, interessati e incuriositi, del Corso di Laurea in Cultura e Tecniche della Moda.

L’argomento era “La Maison Bulgari.125 anni fra eternità e storia“, mostra celebrativa tenuta a Roma l’estate scorsa.  Fra diamanti e pietre preziose, icone del lusso e star del cinema, la Principessa ha saputo introdurre la sua platea in un mondo di fiaba…

il catalogo della mostra

il catalogo della mostra

Brava! Il massimo dei voti è stato pienamente meritato!

Speriamo solo che ora la Principessa non si aspetti, come regalo di laurea, un gioiello firmato Bulgari…

Pensierino della domenica dedicato alle donne

L’animèl macòd (l’animale senza la coda) secondo il Dizionario Romagnolo Ragionato di Gianni Quondamatteo è la donna.

Ancora una volta… qualcosa di meno. Te pareva?

Rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta…

La prendo in prestito dal blog Rossi Orizzonti, dell’amica Milvia…

E’ una poesia di Alda Merini, che si addice all’umore autunnale di questi giorni
A tutte le donne

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata

Quando il lavoro non è una lotteria

Nessuno è perfetto e si potrebbe certo fare ancora di più, se le leggi che ogni tanto qualche bravo politico tira fuori dal suo cilindro non ci costringessero a tornare indietro piuttosto che ad andare avanti… Però, onestamente, il servizio di Ballarò sui Centri per l’impiego “fa di tutta l’erba un fascio”.

Ballarò, 20 ottobre 2009

Gli operatori dei Centri per l’impiego di Rimini (Cristella compresa) in tutta coscienza non si riconoscono e pensano che – comunque e nonostante la crisi che non dipende da loro – a qualcosa servano. Non pensiamo di essere solo dei “passacarte”. I posti di lavoro non riusciamo ancora ad inventarli, ma riteniamo di svolgere dei servizi utili e di farlo con professionalità e disponibilità verso persone e aziende.

Ma forse la soluzione potrebbe venire dalla nuova moda: in una società che elogia il “velinismo” e istiga al gioco d’azzardo (lotterie, superenalotto,win for life), dove l’etica dello studio e del lavoro guadagnato col sudore è roba dello scorso millennio, la soluzione potrebbe davvero essere questa.

Scusate, ma se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere.

Av salùt!

Le nuvole e i sogni

Dalla mini-rubrica di Cesare Padovani su Chiamami CIttà

Annunci di compravendita e di scambio di idee

L’annuncio di compravendita lanciato sul numero precedente richiedeva un dono allusivo.

«Vendo nuvole policrome già impacchettate e predisposte a pioggerelle rinfrescanti. Indicare il luogo preciso dove istallarle».

N.B. Per “luogo” si può intendere anche come luogo mentale.

La risposta di Cristella:

Secondo una favola le nuvole sono la casa dei sogni perduti. Sfuggiti e dimenticati, forse perché li si immaginava impossibili da realizzare, si rifugiano lassù. Talvolta ci rimangono per anni. Se si trasformano in incubi tornano sotto forma di grandine e tuoni. Se sono quelli più fortemente desiderati (“policromi e già impacchettati”) scenderanno con una pioggerella sbarazzina e delicata. Forse, chissà, quando? Caro Cesare, i sogni non si vendono: semmai si regalano. Quindi ti invito a far recapitare le tue fantastiche nuvole “a gratis” sulla testa dei sognatori che attendono ancora, incuranti delle burrasche. (e di tenerne qualcuna per te, naturalmente!). Il mio indirizzo lo conosci. Grazie!