Faséma ‘na caminèda?

Ancora dal cassetto dei diari: un pomeriggio di primavera a Gatteo a Mare, anno 2003. Mamma Pierina e “la su vòia ad fè ‘na caminèda”. Continua a leggere

Smardàza e Spudaprària

Uno dice: “ma t’à n’è pròpri gnìnt da fè? – ma non hai proprio niente da fare?” Continua a leggere

Si mamma contraria est filiales sbafationes, perché Nutella comprat et postea celat?

Nutella Nutellae” (racconti poliglotti) di Riccardo Cassini (Comix pillole, 1993). Tanto per sorridere un po’…

Nutella omnia divisa est in partes tres. Continua a leggere

Il 18 ottobre il cielo riminese si illuminerà… piromusicalmente…

Da non perdere.

“L’arte del Made in Italy – spettacolo piromusicale nei cieli del mondo”
18 ottobre ore 20.30 – Rimini, spiaggia del Grand Hotel

“È dalla mia prima vittoria al Festival Internazionale di Arte Pirotecnica, a Cannes nel 2004 con ‘Omaggio a Fellini’, che sogno di mostrare alla mia città uno spettacolo di queste dimensioni…”

Il 18 ottobre, alle ore 20.30 sulla spiaggia antistante il Grand Hotel, per la prima volta a Rimini, andrà in scena  “L’arte del Made in Italy – Spettacolo piromusicale nei cieli del mondo”, promosso ed organizzato da Antonio Scarpato, titolare della Scarpato Pirotecnica, in collaborazione con le aziende Piroemotion di Andrea Scarpato, Pyrodigit di Francesco Losi e Tecnosound di Padova, col sostegno di APT Emilia Romagna, Camera di Commercio Rimini, Confartigianato Rimini, Grand Hotel Rimini e con il patrocinio della Provincia di Rimini e dei Comuni di Rimini e di Bellaria Igea Marina.

La suggestione del luogo: il cielo sopra il Grand Hotel, la magia dei fuochi che illuminano la notte e l’emozione di uno spettacolo in cui i fuochi d’artificio danzano in perfetta sincronia sulle note di musiche che toccano il cuore, grazie ad un sofisticato sistema computerizzato, sono gli ingredienti della kermesse offerta da Antonio Scarpato alla città di Rimini e agli ospiti presenti in occasione delle giornate del “TTG-TTI”, la manifestazione fieristica dedicata al business turistico.

Con questo spettacolo, che nella primavera scorsa ha illuminato il 13° Simposio Mondiale dell’Arte Pirotecnica a Malta, ad agosto Antonio Scarpato si è aggiudicato il 1° Premio Piro musicale di Knokke-Heist in Belgio. E questi sono solo i più recenti degli importanti impegni e riconoscimenti internazionali di Antonio Scarpato che, in questi ultimi anni, è passato di soddisfazione in soddisfazione, di podio in podio; dalle vittorie ai principali Festival di Arte Pirotecnica alla realizzazione di spettacoli unici come i campionati del mondo di calcio (Berlino 2006).

“Doveva essere la presentazione dei miei prodotti ad importanti buyer internazionali ed è diventato il coronamento di un sogno – dice Scarpato in merito all’evento – Durante il Simposio di Malta mi è venuta l’idea di invitare a Rimini alcuni buyer di nuovi e interessanti mercati, come la Russia e in generale l’est europeo. Alcuni si erano infatti mostrati molto interessati alla qualità del prodotto pirotecnico made in Italy, assemblato con maestria e talento, garantito e sicuro. L’idea di organizzare un evento dimostrativo, con la finalità di far convergere a Rimini questi estimatori del made in Italy, mostrandogli, oltre ai fuochi d’artificio, anche una città bella e vivace, dinamica, intelligente e tipica, con l’auspicio che possano in futuro sceglierla anche come meta delle proprie vacanze, ha riacceso in me un vecchio sogno. Grazie alla collaborazione di molti (aziende partner, istituzioni, amici) e cogliendo la concomitanza dell’incontro internazionale degli operatori turistici presenti a Rimini per gli incontri del TTG e TTI, ho trasformato quella che doveva essere una presentazione personalizzata in un grande evento per tutti, con le caratteristiche di uno spettacolo come a Rimini non è stato mai presentato.”

Le migliori kermesse piromusicali del mondo hanno come sfondo il mare, ed è da quando Antonio Scarpato  vinse il primo premio al Festival Internazionale di Cannes, con lo spettacolo ‘Omaggio a Fellini’, che sogna di portare a Rimini una manifestazione di tali dimensioni. Dalla Promenade de la Croisette a piazzale Fellini, col Grand Hotel a fare da scenario unico e straordinario, memorabile a vedersi… “L’arte del Made in Italy – Spettacolo piromusicale nei cieli del mondo” vuole dunque essere un saggio di quello che potrebbe essere un appuntamento internazionale d’arte pirotecnica, con i migliori maestri del fuoco del mondo a contendersi il podio più alto, nella nostra città.
L’appuntamento è quindi per tutti, cittadini e ospiti, il 18 ottobre alle ore 20.30 quando, dalla spiaggia del Grand Hotel, partiranno i più straordinari fuochi d’artificio musicali mai visti prima.

Scarpato Pirotecnica Premi e grandi spettacoli

2004: 1° Premio Cannes, Festival Internazionale dell’Arte Pirotecnica
2005: 1° Premio Courchevel, Festival Internazionale
2005: Spettacolo “Hommage à Fellini” per la chiusura del Festival del Cinema di Cannes
2006: Spettacolo Ufficiale al Fireworks Symposium Osaka (Giappone)
2006: 1° Premio “Millefuochi” Campionato Italiano
2006: Festeggiamenti Mondiali di Calcio di Berlino
2006: Spettacolo Ufficiale al Fireworks Symposium Berlino (Germania)
2006: 1° premio al Festival Internazionale Piromusicale Berlino
2007: 1° premio al Festival Internazionale Piromusicale di St.Brevin Les Pins (Francia)
2007: 1° premio al Festival Internazionale Piromusicale di Puy du Fou (Vandea – Francia)
2009: 1° premio Creativity Award Berlino Pyromusikale EDDA 2009
2010: Campionato Mondiale Fuochi d’artificio “Fiori di Fuoco”
2011: Spettacolo piromusicale per inaugurazione del nuovo Palacongressi di Rimini
Capodanno 2006-2007-2008-2009-2010: Rimini, spettacolo pirotecnico in diretta RAI
Notte Rosa, 2006-2007-2008-2009-2010 48 km di spettacoli sulla riviera romagnola

T’a t arcòrd la Manècia?

A Gatteo a Mare, qualche anno fa… Sè, c’a m arcòrd!

“Burdél, l’ariva la Manècia!”.
S’e’ masgòt ancòura in bòca a curéma tòt s’la strèda. Mé, la Manuela ad Nicio, i fiùl d’i Zàqual, la Rita ad Pellegrino.
La dménga dòp mezdé l’éra l’onica vòlta c’a putéma cumprè d’al luvarì.
E’ bà u s avéva dè un pò ad suldéin e nòun a aspitéma la Manècia s’e’ sù carèt pin ad ròbi bòni. L’éra una avcéina c’l a faséiva e’ zìr d’e’ paiòis cminzénd pròpri da la nòstra strèda. Tòt al dménghi.
A la badéma: a faséma a gara a chi la l’avdéiva par préim vnì zò pr’e’ cantòun ad Mighèn.
Préima ad tòt u’s avdéiva e’ sù carèt ad légn. E dòp lì c’l’al chaichèva, sémpra s’e’ sù fazulèt t’la tèsta.
U m pè c’l’a fòs sèmpra instéida ad scòur, sa di gràn sutanòun e la paranìnza gréìsa.
Par nòun l’éra precéisa m’a la Befana c’la pòrta i righèl m’i burdél bòn.
Ac fata sugeziòun c’avéma par la Manècia! Guai, s’a faséma malàn!
“Oun a la vòlta, burdél!”
L’èra una gran fèsta, cumprè un scartòz ad luvòin o ad sìz e amni! Dis frènch in tòt.
D’al volti u’s putéva cumprè d’al guréizi o al caròbli. U i éra ènca di zlè ad zòcar, u m pè ch’i custés trénta frènch.
Quand c’avéma fat la nòstra spòisa, la Manècia la tirèva sò al stanghi d’e’ sù carèt pr’andè a finéi e’ su zéir.
Nòun burdél a’s mitéma disdéi s’un scaléin, zarchènd ad fé luté c’al luvarì féna à nòta.
L’éra un gran réid par c’al musaròli c’a s faséma s’a cal guréizi!
E a panséma zà m’a la dménga dòp, quand la Manècia la sarèb avnòuda d’l èlt zò par la nòstra strèda s’e’ su carèt ad légn.

Ti ricordi la Maneccia?

ESTERNO GIORNO: Gatteo a Mare FC, via Primo Maggio. Anni Sessanta.

“Bambini, arriva la Maneccia!”

Col boccone ancora in bocca correvamo tutti in strada. Io, la Manuela di Nicio, i figli dei Zàqual, la Rita di Pellegrino.

La domenica pomeriggio era l’unica volta che potevamo comprare delle golosità. Il babbo ci aveva dato un po’ di soldini e noi aspettavamo la Maneccia col suo carretto pieno di cose buone. Era una vecchina che faceva il giro del paese incominciando proprio dalla nostra strada. Tutte le domeniche.

La badavamo: facevamo a gara a chi la vedeva per primo venir giù dall’incrocio di Migani. Prima di tutto si vedeva il suo carretto di legno. E poi lei che lo spingeva, sempre col suo fazzoletto in testa. Mi pare fosse sempre vestita di scuro, con dei gran sottanoni e la  parananza grigia. Per noi era uguale alla Befana che porta i regali ai bambini buoni. Quanta soggezione avevamo per la Maneccia! Guai, se facevamo baccano!

“Uno alla volta, bambini!”

Era una gran festa, comprare un cartoccio di lupini e di ceci e brustoline! Dieci lire in tutto. Delle volte si poteva comprare delle liquirizie o le carrube. C’erano anche dei gelati di zucchero, mi pare costassero trenta lire.

Quando avevamo fatto la nostra spesa, la Maneccia tirava su le stanghe del suo carretto per andare a finire il suo giro. Noi bambini ci mettevamo a sedere su uno scalino, cercando di far durare quelle golosità fino a notte.

Era un gra ridere, per quelle musarole (musetti sporchi) che ci facevamo con le liquirizie!

E pensavamo già alla domenica dopo, quando la Maneccia sarebbe venuta di nuovo giù per la nostra strada col suo carretto di legno.