Strozzapreti rosa al gorgonzola e radicchio rosso

Pronti per la Notte Rosa? Ci sono in giro ricette di vario tipo, tutte pink, o rosa che dir si voglia. Dopo aver pensato al dolce, ecco un buon primo “made in Cristella”.

Ispirata dalle piadine rosa viste in alcune fotografie e servizi Tv, ecco la pasta che più facilmente riesce a Cristella: gli strozzapreti romagnoli, che, grazie alle quasi 37mila visualizzazioni, commentati da tutto il mondo,sono diventati anche un must su Youtube (la propaganda alla nostra bella Romagna passa anche da questi canali, giusto?).

Titolo: strozzapreti rosa al gorgonzola su letto di radicchio rosso.

Ingredienti per 4 persone.

Per la pasta: mezzo chilo di farina, un uovo, una rapa rossa, un cucchiaino di olio extra-vergine, un pizzico di sale, un bicchiere di acqua tiepida.

Per il condimento: un porro, un radicchio rosso, 1 etto (o più, a seconda dei gusti) di gorgonzola, mezzo bicchiere di latte, mezzo bicchiere di olio extra-vergine, sale, pepe, parmigiano grattugiato.

Preparazione.

Si prepara la pasta come spiegato nel video. Unica variazione: un’aggiunta all’acqua tiepida di una di rapa rossa lessata a pezzetti, poi frullata direttamente nel pentolino col frullatore ad immersione.

In questo modo la pasta ha preso un bel colorino rosato (forse si può ottenere lo stesso risultato utilizzando un cucchiaio di concentrato di pomodoro, la prossima volta Cristella proverà questa variazione…).

Mentre si pone sul fuoco la pentola con l’acqua per cuocere la pasta, in una padella antiaderente si mette a scaldare l’olio e si aggiunge il porro tagliato a striscioline sottili.

Quando questo si è ammorbidito si aggiungono il radicchio rosso, sempre tagliato a striscioline, un po’ di sale e di pepe. Si lascia sobbollire, mescolando con un cucchiaio di legno, finché il radicchio appassisce. A questo punto si aggiunge il gorgonzola a cubetti e il latte. Si continua a mescolare, sempre fuoco basso. Quando la pasta è cotta, si scola e la si versa nella padella del condimento. Altri due-tre minuti, sempre mescolando. Si completa con una bella manciata di parmigiano grattugiato.

Nei piatti piani si prepara il “letto di radicchio rosso” (nome pomposo per dire, semplicemente, del radicchio crudo tagliato a striscioline sottili) e si versano gli “strozzapreti rosa al sapore di gorgonzola

Visto, si stampi: “i còmbri” son maturi

ESTERNO GIORNO. VISERBA.

Un caldissimo pomeriggio d’inizio estate. Due giovani collaboratori della nuova Frutteria “Da chi Zuclòn”, seduti all’ombra a uno dei tavolini del giardino, stanno meditando dubbiosi di fronte ad un grande cartello. Pennarello in mano, vedono passare Cristella e non perdono l’occasione.

“Cri – chiama Angelo – ci puoi dare una mano?”

Come rifiutare la richiesta d’aiuto di un bel giovanotto? Ma che vorrà mai?

“Vorremmo scrivere una cosa in dialetto, ma non siamo sicuri”.

“Proviamo. Com’è la frase in italiano?”

“Abbiamo i cocomeri più buoni”.

Beh, la prima risposta è tutta cesenate: “Avém i combàr piò bòn”.

E, invece, Cristella ha dimenticato, per un attimo, che qui siamo a Viserba e la lingua della mamma va sostituita con quella, acquisita, della suocera. ‘Còmbar’ u’n và bén, suona un po’ stonato.

Seduta poco distante, che si gode uno dei freschi e colorati aperitivi della Frutteria, c’è a portata di voce la mamma del Re Consorte, Malvina. Riminese doc, la bionda signora conferma ad Angelo: “us dìs avém i còmbri piò bòn!

Visto, si stampi! Il cartello ora fa la sua bella figura di fronte al locale e richiama i passanti accaldati. Perché, con ‘sti caldi… una bella fetta ad còmbri l’è propri quèl cu’i vò.

Ma, vogliamo approfondire l’argomento, in stile Cristella? Continua a leggere

Domenica 8 luglio: omaggio di Rimini a Elio Pagliarani, il poeta di Viserba

ASSALTI AL CUORE #8 – RIMINI, LA LUNA E TU
Domenica 8 luglio 2012. Rimini, Teatro degli Atti. Ore 18,15.
SONIA BERGAMASCO, TEHO TEARDO, MARTINA BERTONI
LA RAGAZZA CARLA di Elio Pagliarani.
Sonia Bergamasco: voce, Musiche originali di Teho Teardo, Martina Bertoni: violoncello.
evento unico – produzione originale Assalti al Cuore a cura di Simone Bruscia, Massimiliano Borelli. Continua a leggere

Invéci da fè la caza e’ déva dri mal pavaiòti…

Povero gatto! Liseo l’ha tenuto tre giorni senza mangiare per fargli sentire la cattiveria della fame e lui, ingrato, corre dietro alle farfalle….

Questa è la filosofia di Tonino Guerra.

(da “L’ort ad Liséo”” Maggioli Editore, 1989)

Zògn

L’à pas e’ màis ad zògn

sla sapa tal mèni e si òcc ch’i guardèva i fasulòin

e i pumidòr ch’i avnéva so mal cani. Continua a leggere

“Il male curabile”: Cucuzza e il suo libro a Rimini

Michele Cucuzza e il dottor Alberto Ravaioli 1 giugno 2012 - Day Hospital Oncologico di Rimini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un amico dell’Oncologia Riminese. Così si può definire, senza paura di sbagliare, il noto giornalista televisivo Michele Cucuzza, che ieri ha presentato il suo libro “Il male curabile” proprio nei locali del Day Hospital Oncologico inaugurato il giorno prima presso l’Ospedale Infermi.

Cucuzza conosce da tempo il progetto della nuova struttura, avendola visitata anche durante i “lavori in corso” in occasione di precedenti tappe in città.

Il libro, edito da Rizzoli, trasmette speranza già dal titolo e racconta la sfida al tumore di Mauro Ferrari, matematico italiano trapiantato negli Stati Uniti. Una battaglia che prende il via dopo la morte per tumore, ad appena 32 anni di età, della moglie Marialuisa, madre dei suoi tre figli.

Questo momento che nella vita di altri avrebbe segnato la fine, per Ferrari è la partenza per una grande impresa. Lui non è medico, essendo laureato in matematica. Ma dalla morte della moglie si  dedica anima e corpo alla battaglia contro il cancro, che affronta con un approccio assolutamente originale basato sull’applicazione delle nanotecnologie alla medicina. Ghiandole artificiali capaci di rilevare il cancro e somministrare autonomamente il medicinale; nanovaccini che risvegliano il sistema immunitario; diagnosi effettuate attraverso una semplice analisi delle proteine; robot chirurghi e sofisticati manichini-pazienti su cui fare pratica.

Non è fantascienza, ma solo una parte di quanto si sta sperimentando al Methodist Hospital Research Institute di Houston, Texas, diretto da Ferrari, che spiega: “Con la chemioterapia solo una cellula medicinale su 100 mila raggiunge il bersaglio. Noi lanciamo minuscoli missili multistadio simili a quelli usati nei programmi spaziali, carichi di farmaci che centrano solo le cellule tumorali senza disperdere sostanze tossiche nell’organismo”.

In questo appassionato reportage Michele Cucuzza racconta del suo incontro a Houston col professore e la sua équipe di giovani collaboratori provenienti da tutto il mondo. Matematici, chimici, biologi, ingegneri e medici coalizzati nella missione comune di sconfiggere il cancro. Una finestra aperta sul futuro della scienza medica, ma anche su una realtà, quella americana, che punta enormi risorse pubbliche e private sulla ricerca e sull’innovazione. Al contrario di quanto accade nel nostro Paese.”

Proprio su questo aspetto dei finanziamenti per la ricerca e la cura, a Rimini Cucuzza ha elogiato la realtà locale, dove il Day Hospital Oncologico rappresenta un fiore all’occhiello della sanità pubblica, mentre negli Stati Uniti si tratta di realtà private e quindi accessibili a pagamento.

“Sembra di stare in America, non a Rimini: questo è un bellissimo esempio di interazione fra pubblico, privato, banche, aziende – ha detto il giornalista – E, soprattutto, cittadini e i tanti volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo che conosco e vedo qui presenti numerosi.”

Anche Cristella c’era. Che si scusa con Michele per essere uscita prima della conclusione dell’incontro (“per non farsi mancare niente”, c’era un giovane medico, un po’ troppo sincero, che in un ambulatorio a qualche metro di distanza, lì all’Ospedale, l’aspettava per accertamenti urgenti e non prorogabili… Sob!).