Chiederei solo di aggiungere, magari nel piccolo spazio verde stretto fra l’ingresso principale e la cassa ticket, quattro o cinque panchine per i degenti che possono muoversi e hanno voglia di prendere una boccata d’aria e per i parenti in visita o in attesa…
Per il resto l’Ospedale di Riccione viene promosso a pieni voti. Presa in cura nel reparto di Ortopedia e Traumatologia, la mia principessa oggi è tornata a casa “aggiustata”. L’intervento di riduzione delle numerose fratture alle ossa della mano e del polso, eseguito venerdì dal dottor Luciano Trinchese e dal primario Lorenzo Ponziani, è andato per il meglio.
Ora il principesco polso è imprigionato in un fissatore esterno di acciaio (arma contundente, statele alla larga!) e dovrà essere controllato periodicamente per sei-otto settimane. Poi, si vedrà. Non ho dubbi sulla capacità di ripresa di Dorothy: la sua forza sta nella determinazione e nel coraggio. Senza bisogno di chiedere al Mago di Oz.
Un grazie speciale a tutti gli operatori dell’Ortopedia di Riccione (primario, medici, infermieri, operatori, ausiliari) da Regina Cristella.