“E’ la stagione giusta per una bella passeggiata in campagna, con coltellino e cesto al seguito, per raccogliere le erbe commestibili.”
Beh, lo confesso: questo è rimasto, per ora, solo uno dei tanti “buoni propositi”. Ma avendo da tempo in mente un progetto culinario del sabato ben definito (cioè, avete presente quando una, stressata dal lavoro d’ufficio della settimana, nel week end si rilassa pulendo casa e cucinando a più non posso?), le erbette le sono andate a comprare dal mio amico Andrea, il fruttarolo poeta di Viserba.
Già scelte, una bella sportina piena. Sono solo da pagare, lavare e cucinare.
Quindi, attrezzata con tulìr, s-ciadùr e parananza, ecco che mi sono rilassata preparando per il web i miei “cassoncini romagnoli di primavera“.
Premetto che, rispetto alla preparazione dei classici cassoni (che uno da solo è una porzione che fa cena) si impiega un po’ più di tempo. Si tratta, infatti, di una versione mignon, adatta anche per aperitivi o merende della tradizione.
Come mostrano le foto ho usato due farciture diverse: una con le erbe e l’altra con pomodoro e mozzarella. Ma le varianti possono essere altre: salsiccia e patate, erbe e formaggi, eccetera eccetera.
Certo che il classico dei classici, quello che ricorda il sapore di mamma e di infanzia, rimane quello con le erbe di campagna e con solo rosole.
Ecco, dunque, la mia ricetta, documentata con foto.