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L’Ippocampo Viserba. Laboratorio urbano della memoria

Eugenia Zanzani intervistata da Marzia Mecozzi e Cristella

Difficile dire chi fosse più emozionato, la sera di giovedì 8 aprile, durante la registrazione della prima intervista a una memoria storica di Viserba.

L’Eugenia (78 anni portati alla grande) o i soci dell’Associazione L’Ippocampo ?

La prima ha accettato immediatamente e con entusiasmo l’invito a farsi interrogare da quei curiosoni di Pierluigi, Cristina, Nerea, Marzia e compagnia bella.

Protagonista sul palco del teatrino parrocchiale (“come tante volte in passato, quando facevamo le nostre commedie, ho persino interpretato don Abbondio!”) l’edicolante storica di Viserba aveva gli occhi che luccicavano dalla gioia e dall’emozione. Ricordi vecchi di oltre settant’anni, ma freschi come se riferiti a fatti accaduti ieri. L’aiuto alla nonna per tenere la contabilità dell’edicola appena aperta, le ville dei signori, i ragazzini che giocavano sulla spiaggia (“molto più bella di quella di Rimini”), i tanti luoghi in cui si ballava e si entrava solo con giacca o abito da sera, il cantante/cameriere Silvio Berlusconi (sì, proprio lui!), Franco Franchi e Ciccio Ingrassia Continua a leggere

Toc toc. Chi è? Il pino della casa di fronte

Carla e Daniele sfrattati dal pino

Questa mattina, quando un grande pino è crollato sul suo tetto, la mia amica Carla sul primo momento ha pensato allo scoppio della caldaia. Non erano ancora le nove e mezzo: una folata di vento più forte delle altre in questo lunedì di Pasqua dal carattere autunnale ha rivoluzionato i programmi della famiglia di Carla Ricci e Daniele Franchini. “Ci attendono i parenti per un pranzo in campagna, ma pensiamo proprio di non poterli raggiungere”, raccontano sconsolati, con piumino e ombrello, mentre i pompieri stanno cercando di mettere in sicurezza la loro abitazione. I vigili del fuoco, chiamati dalla proprietaria della casa di fronte alla loro, sulla via Burnazzi, sono accorsi con due mezzi nel giro di mezzora.

Il tratto di strada in questione da anni è oggetto di polemiche proprio per la presenza di grosse radici Continua a leggere

Guarda come viene giù: Viserba sotto la neve

Brrr…

Questo post infreddolito ha un obiettivo molto personale (ma potrebbe interessare anche qualcuno non appartenente alla Reggia di Cristella): far vedere alle Principesse vicine e lontane – specialmente alla Numero Uno che ormai è più romana che riminese – cosa si vede affacciandosi, oggi, dalle finestre delle loro ex-camerette. E mi sa proprio che dovrò aggiornare  le foto: stanno continuando a cadere larghi fiocchi, le strade sono coperte e le poche auto che passano, in quella rotonda che si vede nella terza foto, stanno facendo dei bei scivoloni. Mi sa che domani mattina si va al lavoro in slitta (se si va).

Un caldo abbraccio da Mamy.

Il parco di Villa Ombrosa sotto i fiocchi di neve

Il parco di Villa Ombrosa: nell'angolo in basso a ds il tetto del garage-chiesina della villa

Il parcheggio del Centro Studi; Liceo Serpieri , qui alle ore 15, nella foto successiva alle ore 16.


alle ore 16

L'albero di Natale che stava sul tavolino quando le Principesse erano piccole. Ora è in cortile e la sua punta arriva al balcone del terzo piano (come si vede nelle altre foto)

“A tratta si tirano”: la poesia di Pagliarani e i ricordi di Cristella. “E invece ha senso pensare che s’appassisca il mare”

In qualche angolino della memoria di Cristella bambina c’è un’immagine che ha come sfondo la spiaggia senza ombrelloni di Gatteo a Mare. Ragazzi e uomini del paese (Nicio, Alvaro e gli altri vicini, che ora non ci sono più) facevano la pesca alla tratta. Il ricordo è piuttosto sfumato (sono passati più di quarant’anni!), ma affiorano bagliori d’argento (probabilmente i pesci guizzanti catturati), gambe secche e nude, voci ritmiche e odori forti…

la pesca alla tratta (foto di proprietà del Museo della piccola pesca e delle conchiglie di Viserbella

La pesca alla tratta non viene più praticata da tempo, è vietata. D’altronde, chi la farebbe, oggi? Diversi l’ambiente e la generosità del mare, diverse le persone.

Come patrimonio culturale e antropologico ogni anno la tratta viene rievocata a Cesenatico (registrata anche in questo servizio del TG3 Regionale).

A Viserbella ci si può documentare visitando il Museo della piccola pesca e delle conchiglie, gestito dall’Associazione E’ Scaion.

Ecco come viene spiegata la trata nel Dizionario Romagnolo Ragionato di Gianni Quondamatteo: Continua a leggere

La bomba di Viserba? Nel frigorifero di Cristella

Strano, il clima che si è vissuto da queste parti (Viserba, Viserbella, Rivabella e dintorni)  negli ultimi dieci giorni.

La prima notizia risale a giovedì della settimana scorsa: “E’ stato ritrovato un ordigno bellico in via Morri a Viserba durante i lavori per la realizzazione della nuova condotta a mare delle acque piovane. Ora la zona dovrà essere bonificata e sono state fissate per domenica 17 gennaio, a partire dalle 8 del mattino, le manovre di risanamento. Sarà necessariofare evacuare temporaneamente i residenti della zona, più precisamente nell’area compresa nel raggio di 800 metri dal luogo del ritrovamento. L’ordigno, che risale alla Seconda guerra mondiale, verrà rimosso e fatto brillare nella spiaggia davanti a via Polazzi.”

Subito, fra parenti, vicini, conoscenti o semplicemente fra chi si incontrava dal fornaio e al supermercato, è incominciato il gioco al “ma tu devi sfollare? – boh? non l’ho mica capito: sono venuti quelli della Protezione Civile fino alla casa di fronte e da me no – e con il nonno come facciamo?Continua a leggere