Volevo un mazzolino di violette
Un’orchidea? Troppo sofisticata.
Un mazzo di rose? Pieno di spine.
Un grappolo di mimosa?
Pianta delicata: non regge il gelo dell’inverno.
Allora?
Ma sì, semplicemente… un mazzolino di violette.
Spontanee e resistenti,
coperte nel sottobosco,
ogni primavera rispuntano caparbie
da sotto le foglie cuoriformi…
Non temono gelo e incuria,
vengono calpestate e ignorate.
Messe in un bicchiere (temono il cristallo…)
profumano la casa.
Violette sono le donne normali.
Mamme, sorelle, fidanzate, mogli, figlie…
Noi.
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Perché la nostra festa non sia solo l’otto marzo, ma tutti i giorni!
Maria Cristina Muccioli
8 marzo 1998