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Il Piedibus a Rimini
Pubblicato su Il Ponte e Resto del carlino, Aprile 2007I riminesi dovranno presto abituarsi ad una scena abbastanza frequente in alcune città del Nord Europa e degli Stati Uniti: gruppi di bambini contrassegnati in modo molto visibile da cappellini e giubbotti dai colori sgargianti, che camminano in fila indiana, accompagnati da due o più adulti, diretti verso le scuole cittadine. Si tratta del Piedibus, un progetto di cui si è parlato anche durante l’ultima edizione di Ecomondo alla Fiera di Rimini, ma che per la prima volta verrà tentato alle Celle, nei dintorni della scuola elementare “Federico Fellini”.
“La fase sperimentale sarà nel prossimo mese di maggio”, ha spiegato il presidente del Quartiere Fabio Betti durante il primo incontro di presentazione ad insegnanti e genitori, lo scorso 28 marzo. Oltre alla Circoscrizione 5, per il Comune sono coinvolti gli assessorati alla Pubblica Istruzione, alla Polizia Municipale e Ambiente, ai Lavori Pubblici e Mobilità.
Partecipano anche l’Ausl, la Direzione Didattica del 4° Circolo ed alcune associazioni di volontariato quali Auser e Spi.
Perché tante realtà cittadine coinvolte? “Proprio per la valenza sociale del progetto nel suo insieme – è stato spiegato - E’ vero che il Piedibus nasce con lo specifico scopo di combattere il crescente fenomeno dell’obesità infantile, ma si è rivelato utile anche per promuovere la socializzazione e l’autostima dei bambini, che acquisiscono pure ‘abilità pedonali’ e, cosa non secondaria, per ridurre il traffico veicolare nei pressi delle scuole.” In pratica: i bambini, anziché prendere l’autobus o farsi scarrozzare da mamma e papà, ad ogni fermata si aggregano al Piedibus, che è organizzato come un vero e proprio autobus, con linee (alle Celle ne sono previste quattro, ognuna contraddistinta da un colore diverso), fermate, orari. A guidare la fila ci sarà un adulto “autista”, a chiuderla, un “controllore”. Gli agenti della Polizia Municipale, oltre che collaborare nell’individuazione dei percorsi più sicuri per i bambini, nella fase sperimentale di maggio accompagneranno personalmente i quattro Piedibus riminesi. Ai bambini, veri protagonisti di questa bella iniziativa, si suggerisce di camminare chiacchierando piacevolmente coi compagni e osservando l’ambiente. Agli automobilisti viene richiesto un occhio di riguardo in prossimità dei percorsi dei Piedibus. Cose da poco, come non parcheggiare sulle piste ciclopedonali e fermarsi se i ragazzi stanno attraversando sulle strisce pedonali. E’ già previsto nel Codice della Strada? Bene: oltre a migliorare la salute dei bambini, il Piedibus servirà anche a rinfrescare la memoria dei cittadini adulti sulle regole di circolazione e sul rispetto per gli altri.